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lunedì 21 ottobre 2013

La vita è come andare in bicicletta. Per mantenere l'equilibrio devi muoverti. Albert Einstein


... sono salita su quel treno seguita da paure e speranze. Cercavo di ignorarlo quel presentimento, quella sensazione negativa... mi imponevo ottimismo ripetendomi "tutto andrà bene". 

Ho in mano il referto, prendo fiato, leggo... qualcosa non va. Ci risiamo... il mondo mi crolla per un attimo addosso, perchè questo difficile destino, ma è un incubo?
Nulla di certo, il prossimo esame ci dirà di cosa si tratta, ma la paura per un attimo mi assale.
E l'università? La tesi? La ricerca di un lavoro? Se la Pet risultasse positiva dovrei metter tutto quanto da parte per l'ennesima volta? E se fosse troppo tardi? E se io... no non posso pensarlo, non posso scriverlo: lo sconfiggerò! 
Sin da piccola venivo definita "altruista e attenta al prossimo", crescendo ho capito che aiutare gli altri mi piaceva, mi faceva stare bene... aiutava me, sempre attenta affinchè tutto, alla fine, ritornasse al proprio posto. Ora che la vita, a volte, sembra sfuggirmi ho come una sorta di smania di "risolvere" tutto: incomprensioni, problemi, disagi... situazioni irrisolte... ma c'è chi sgrana gli occhi non comprendendo tutto questo mio da fare (cari amici e colleghi di sventura, è raro che la gente realmente capisca cosa c'è dietro il comportamento di chi soffre e lotta).
Dopo questo primo momento di... panico, paura e sconforto, razionalizzo e penso: "calma Daniela ancora non c'è nulla di certo, aspettiamo la Pet e se disgraziatamente questa dovesse esser positiva alla malattia... combatteremo un'altra battaglia per concludere vincendo la Grande Guerra."
Non mi è mai importato della quantità ma della qualità, non so quanto lunga sarà la mia vita ma con certezza affermo di volerla vivere totalmente non risparmiando nulla! 
Per me è una vera e propria sfida, il sarcoma non avrà la meglio, io prenderò questa benedetta laurea, proseguirò gli studi, troverò un lavoro ed andrò avanti con progetti e ambizioni... è il consiglio che vi do: "incazzatevi" e sfidate la malattia che vi ha stravolto la vita, l'incidente che vi ha segnato per sempre. Tentate di fare della vostra sofferenza una forza, purtroppo non possiamo cambiare le nostre vite, dobbiamo arrenderci agli eventi senza subire passivamente, ma reagendo perchè c'è un intero mondo da scoprire e da mille prospettive diverse, e forse noi abbiamo la fortuna di poterne cogliere molte! 
Spero sempre che queste parole abbiano un senso anche per voi...
Perdonatemi le molte note negative, conseguenza di una giornata NO.
Un abbraccio ed un bacio
Dolce notte
Dani



2 commenti:

  1. Carissima Dani,
    questa notizia mi rattrista. Sei sufficientemente arrabbiata e determinata per vincere anche questa battaglia.Ti auguro con tutto il cuore che sia solo un falso allarme.
    Un abbraccio
    Carla

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