... non pensavo che la vita potesse riprendere a scorrere nella sua "normale" forma e essenza... anche dopo ciò che mi è successo, non pensavo potesse accadere così in fretta dopo soli 11 giorni.... ma così è!
E' tutto uguale a prima... ed è sicuramente un bene questo ma... continuo ad avere quel bisogno di esser protetta e preservata. Quando ero in ospedale nonostante la mancanza della mia città, della mia casa, dei miei affetti mi sentivo al sicuro, lì potevo paradossalmente esser me stessa, ciò che succedeva fuori non mi interessava e non mi raggiungeva... era come esser avvolta da un freddo impermeabile bianco sul quale scivolava tutto ciò che invece oggi prepotentemente mi inonda.
Mi ritrovo ora ad avere una voglia matta di riprendere in mano le redini della mia vita, ma... mi ritrovo a doverlo fare affrontando tutto ciò che riguarda la quotidianità di ogni uomo: i ricordi di un amore interrotto, i cocci del tuo cuore che stai ancora raccogliendo, un amico che non riesce a comprenderti, scelte razionali necessarie ma difficili, delusioni, il tuo carattere sbagliato su cui devi lavorare che esce fuori nei momenti meno opportuni... tornando a far danni, una normale incomprensione con i tuoi genitori, un possibile momento di solitudine, l'errore di aspettarsi ciò che tu dai o daresti naturalmente... pillole di normale quotidianità.
Mah... sarà così che deve andare, sono proprio queste "sciocchezze" a non farmi totalmente pesare che combatto da circa 3 anni un tumore che non mi da tregua..
Quindi mi fermo e rifletto su una possibile soluzione al problema... se ciò che "non uccide fortifica" significa che un po' forte lo sono.. allora non mi resta che prender ciò che di positivo queste pillole di quotidianità hanno da offrirmi e continuare il mio viaggio!
Dolce Notte...
Baci
Dani
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